Questi occhiali sono la metà più piccoli della versione originale, e anche il peso è ridotto del 20%, il che vuol dire che dovrebbero essere più comodi da indossare, specie per i lunghi periodi. Dal punto di vista tecnico invece promettono una migliore visibilità dei contenuti in AR quando la luce ambientale è particolarmente intensa: quel che avviene è sostanzialmente una sorta di dimming dinamico che renderebbe i contenuti virtuali più solidi.
Teoricamente anche le lenti forniscono immagini di qualità superiore e il testo dovrebbe risultare più facile da leggere. L’azienda aggiunge anche che il campo visivo, con diagonale di 70 gradi, è più ampio della maggior parte dei dispositivi indossabili di questa categoria.
E’ stata migliorata anche la potenza di elaborazione dei dati attraverso un processore quad-core che si basa sull’AMD Zen 2. C’è poi una fotocamera da 12,6 MP e altre adibite invece alla misurazione della profondità, del campo visivo e al rilevamento degli occhi. L’autonomia promette 3,5 ore di utilizzo continuato e lo spazio per installare app ammonta a 256 GB, che secondo l’azienda è anche la capacità più elevata ad oggi fornita su qualsiasi dispositivo AR.
Parlando del design, la parte più interessante è che includono una serie di aggiornamenti, soprattutto stilistici, che li rendono notevolmente più pratici, e di riflesso ci dicono anche dove sembra essere diretto il mercato dell’AR.